Creare una font: il lockdown di Diego
La mia esperienza professionale e formativa mi ha portato a dare molta importanza al design tipografico. Il lettering, in un progetto di visual design (brand identity, graphic design, web design), a mio avviso, è tutto.
Non a caso si chiama “carattere“: la font che andrai a scegliere, piuttosto che il singolo glifo per il tuo logo, sarà il primo elemento comunicativo che il fruitore andrà a cercare per trovare l’informazione necessaria ad una prima lettura.
Ne indicherà la personalità, trasmetterà le prime sensazioni. Il type design è qualcosa di talmente intrinseco e assimilato dalla percezione visiva, che ormai non facciamo più caso a quanto sia importante.
Eppure nella nostra quotidianità si manifesta in molte sfumature: i numeri sulla sveglia quando ci alziamo; la font sul giornale che leggiamo mentre facciamo colazione; il numero sul tasto premuto in ascensore; il caldo e paffuto carattere dell’insegna del fornaio; la font estremamente leggibile condensata sul bugiardino del farmaco.
In poche parole, il lettering è il primo modo che si ha per “caratterizzare” la propria comunicazione visiva.
Creare una font: “Smartlife – prove di carattere” è nato giocando con mio figlio durante il primo lockdown
Tutto è partito da un gioco. Ho creato una font sfruttando il tempo libero forzato in maniera creativa: il lockdown e lo smart working mi hanno fatto riavvicinare tantissimo al “gioco”con mio figlio, approfondendolo e cogliendone ogni aspetto, fino a farlo tornare mio.
Ogni azione legata a qualcosa che ci appassiona nasconde sempre un lato giocoso e creativo. Ciò rende queste attività altamente costruttive per ognuno di noi.
Ho sempre cercato di giocare con mio figlio in modo stimolante per entrambi. Si tratta di un momento prezioso sia per lui che per me, infatti cerco di essere coinvolto attivamente e al 100%.
Mi sono sempre piaciute attività costruttive/creative che stimolassero per entrambi l’immaginazione.
Lorenzo in quel momento non era attirato da colori, fogli e matite. Al contrario mostrava una grandissima passione e propensione nell’incastrare, agganciare, costruire, distruggere e ricostruire, come puoi fare con gli intramontabili LEGO.
Giocare insieme è stato come sfondare una porta aperta: partendo da lì, stimolare un processo creativo è stato semplice.
Sono una persona molto attiva, non riesco a vivere senza stimoli, ho bisogno in continuazione di cimentarmi in qualcosa di nuovo, che sia un nuovo libro, un nuovo film, un nuovo progetto, un nuovo sport, un nuovo viaggio, o, a volte, anche ripercorrere vecchie strade già battute per riscoprirne nuovi aspetti.
Per me il “fare” è essenziale. E da questa voglia di “fare”, stimolata dal gioco, è nato Smartife, la mia font.
Smartlife – prove di carattere è una font open source
La font nasce come un gioco e il progetto stesso vuole essere un gioco. Ho condiviso con gli utenti (colleghi e non) con cui sono collegato i file sorgenti di costruzione della font.
Ho voluto fornire uno strumento di gioco condiviso e dare vita continua alla font e al progetto stesso.
È sviluppata come una Title font o Poster font, categorie non convenzionali ma che racchiudono tutte quelle font molto caratterizzate stilisticamente. È una categoria sprovvista di più pesi, di più glifi o di test di leggibilità nelle piccole dimensioni o nei testi correnti… Lascia quindi spazio ad un continuo sviluppo. Insomma, un progetto aperto.
Creare una font specifica per chi desidera una comunicazione esclusiva
Creare una font per personalizzare la comunicazione di un’azienda è una richiesta molto stimolante da portare a termine.
Un progetto di type design può avere diverse sfaccettature ed essere gestito in modi diversi in base alle esigenze del committente:
- si può affrontare in modo contenuto attraverso la creazione di una Title/Poster font con tutte le limitazioni del caso ma comunque caratterizzante in progetto di brand identity;
- si può svolgere anche in modo completo, con la creazione totale di una Text font in tutti i suoi aspetti e ambiti di utilizzo, per progetti che spesso implicano più tempo a disposizione.
La mia passione per il type design nasce dall’università, ed è stato anche elemento aggiuntivo di tesi.
Affiancato da un professore e type designer di fama internazionale, Luciano Perondi (designer del Solferino font del Corriere della Sera e del Sole font del Sole 24Ore e di tanti altri progetti) ho potuto sviluppare e progettare la prima versione del Titillium font open source, poi evoluta e diventata prima Google font ufficiale. Fu poi utilizzata dalla rivista Newton, dal sito del Governo e da quelli delle pubbliche amministrazioni, e addirittura anche dal sito della NASA.
Questo è stato un grande stimolo e una grande soddisfazione per me. Ho sempre cercato di continuare a coltivare questo ramo del design e della mia professione, credendo fermamente nel valore della type design e auspicando che si possa applicare sempre più spesso nei progetti visuali.
“Ho scoperto, senza alcuna eccezione, che più tratto un progetto come qualcosa di mio, più quel progetto funziona.”
Marian Bantjes